Per loro il Natale avrà un sapore diverso. Quello dei biscotti che hanno preparato in queste settimane nel laboratorio di pasticceria dell’alberghiera di Clusone.
Sono ragazzi con disabilità dell’Alta Val Seriana e insieme agli allievi del Centro di formazione professionale stanno partecipando a un progetto dell’associazione di volontari «Idem». I dolci che sfornano andranno a riempire dei piccoli cesti che saranno poi venduti durante le Feste per sostenere in seguito altre iniziative dell’associazione.
«Idem» è nata circa un anno fa con l’obiettivo di sensibilizzare ai problemi della disabilità in Alta Valle. Una quarantina le persone che ne fanno parte, impegnate nel portare avanti diverse iniziative. Una di queste è il progetto messo in piedi con la collaborazione dell’Azienda bergamasca formazione. «All’alberghiera stiamo portando a termine l’ultimo pezzo del percorso che abbiamo pensato per fine anno – spiega Bono Morstabilini, presidente di «Idem» –. Ormai si avvicina Natale e ci siamo detti: cosa facciamo per sensibilizzare il territorio e spiegare chi siamo e cosa stiamo facendo come associazione? Volevamo però che il progetto fosse portato avanti dall’inizio alla fine dai ragazzi. Abbiamo quindi preso un centinaio di cassette della frutta, di quelle che di solito si buttano via, e i ragazzi si sono messi all’opera per carteggiarle e dipingerle. Alcune volontarie le hanno poi decorate. Restava da decidere cosa metterci dentro».
A questo punto è entrata in gioco l’Azienda bergamasca formazione, con cui «Idem» ha firmato una convenzione per far sì che i ragazzi diventassero pasticceri due pomeriggi alla settimana. «Il direttore del Centro di formazione, Amos Simoncelli, ha voluto coinvolgere anche una classe della scuola, quindi di venerdì i ragazzi sono in laboratorio con l’insegnante Filippo Bosio, mentre il martedì sono guidati da un gruppo di allievi: durante la prima ora preparano insieme i biscotti che metteremo nei cestini, nel corso della seconda seguono con loro le attività scolastiche».
«I nostri allievi hanno bisogno di fare esperienze significative anche dal punto di vista etico, oltre che dal punto di vista didattico – sottolinea il direttore del Centro di formazione –. Mettersi a verificare come hanno imparato insegnando a qualcun altro, fare da tutor anche per ragazzi più fragili, credo aiuti loro ad essere persone migliori e quantomeno a capire quali sono i processi tecnici e professionali che devono possedere». Filippo Bosio spiega che in pasticceria si lavora per preparare quattro tipi di biscotti: «I “Brutti ma buoni” con la granella di nocciole, una spumiglia, un “San Pellegrino” (biscotto da colazione o da tè) e un frollino a forma di cuore». Confezionati in sacchetti, messi nei cestini, verranno venduti sulle piazze di alcuni paesi dell’Alta Valle prima di Natale. Altri progetti dell’associazione «Idem» avranno così le gambe per camminare.
Fonte di questo articolo: http://myvalley.it/2015/11/ragazzi-disabili-pasticceri-per-natale/ che ringraziamo per la disponibilità.